Dormire nella residenza d’epoca nei dintorni di Siena  e rilassarsi nella nostra Sala in Pietra.

Arredata con comodi e colorati sofà, pianoforte, TV, libri, guide del territorio, giochi da tavolo, vi permetterà di riposare prima di un aperitivo, di una tipica cena toscana ed in qualsiasi momento del vostro soggiorno. La struttura in pietra e mattone, il soffitto a volta, rivelano ed esaltano la solidità della grancia medievale così da rendere la sala un luogo raccolto ed intimo, l'ambiente ideale per ritrovare un po' di quiete prima di dedicarsi del tempo nelle terme Siena e provincia e assaporare una gustoso menù nei ristoranti della zona.

E' disponibile per cocktail, eventi, esposizioni, mostre d’arte e fotografia, sessioni di musica.

I cavalieri e le dame

Nessuno ricordava
quale misterioso incantesimo
o quale oscura maledizione
aveva fatto diventare di pietra
I cavalieri e le dame
che da cento e forse più anni
stavano lì immobili
sculture nate dal raggelarsi del sangue
dal pallido irrigidirsi della pelle
da un cuore rimasto in attesa
di un altro battito
che non si decideva ad arrivare


forse una strega
per pura cattiveria
li aveva bloccati senza un vero motivo
o forse l’eruzione di un antico vulcano
ormai oggi scomparso
padre di tutte le acque termali lì intorno
li aveva imprigionati
in quelle forme eteree ed eterne

qualcuno però racconta
che un pomeriggio di Giugno
mentre in quella sala del castello
i nobili signori discutevano banalmente
del più e del meno
del tempo che cambia
della maniera di cucinare il daino
dei benefici delle vicine cure termali
senza veramente interessarsi
a niente e a nessuno
improvvisamente
entrò una fanciulla
bellissima dai capelli neri
le sue mani bianche come colombe
si posarono sui tasti del pianoforte
bianchi come le sue mani
neri come i suoi capelli
e ne uscì una melodia dolcissima
tanto che anche i contadini dei campi
smisero di mietere il grano
e le cicale, gli usignoli e le cinciallegre
per doveroso rispetto
interruppero i loro concerti
tutto si era fermato
nelle campagne intorno al castello
e anche gli sbuffi bollenti delle terme
scoppiettavano sottovoce
per non disturbare
quella dolce tempesta di suoni

ma i signori del castello
non si erano accorti di niente
e continuavano a chiacchierare
del più e del meno

del poco e del nulla
mentre i do, i re, i mi bemolle e i fa diesis
inondavano
le pareti di pietra della sala

così a poco a poco
mentre anche le stelle della notte
avevano anticipato il loro arrivo
per ascoltare la musica della bella dai capelli neri
i cavalieri e le dame
diventarono a poco a poco di pietra
immobili e impassibili
come forse lo erano
anche quando i loro corpi erano di carne viva

ora entrando in questa sala
in un caldo pomeriggio di Giugno
quando le pareti ti regalano
una dolce frescura
o in una notte d’inverno
quando la tramontana fa piangere e urlare le finestre
puoi provare a toccare ancora
i tasti bianchi e neri del pianoforte
forse
dopo cento e più anni
la melodia creata dalle tue mani
incrinerà l’ indifferenza
di quei cavalieri e di quelle dame
che forse inizieranno ad ascoltare
il delicato passaggio di un accordo di sol7
che risolve naturalmente in Do maggiore
come un ruscello
conclude naturalmente la sua corsa
gettandosi nelle braccia del fiume
e allora forse l’incantesimo si spezzerà
e le statue di pietra
nascoste tra i profili del muro
torneranno al respiro

ora dunque
entrando nella sala di pietra
siediti al pianoforte
e inizia a suonare